domenica 15 aprile 2012

Spunti Letterari: Lewis

Un Uomo nato cieco, ricevendo la vista dopo un intervento chirurgico, ricerca la luce. Nessuna spiegazione su cosa essa sia è capace di soddisfarlo. “In realtà, egli continuava a cercare, cercare con una bramosia che aveva già qualcosa della disperazione”.

Ogni parte della realtà è messa in chiaro da qualcosa che sta fuori da essa. Ma se fosse possibile guardare la verità delle cose oltre l’apparenza che costruiamo noi stessi sulla realtà– come si presentano i tulipani delle Terre Vaghe- si potrebbe far entrare in noi la vera bellezza del reale come una voce “al cui suono le mie ossa si sciolsero come acqua”.
Nella parola affabulante di uno scrittore si può ritrovare l’esperienza che si è fatta inconsapevolmente. Leggere è, in qualche caso, conoscersi oltre le proprie convinzioni, interrogarsi oltre le proprie ragioni, sorprendersi di qualcosa che diviene esplicito dentro di sé e salva dal disordine o, più caritatevolmente, dall’incoscienza in cui viviamo gran parte dei nostri giorni, sdraiati supinamente sul mondo così come ce lo fanno apparire.


I due brevi racconti dal titolo in corsivo sono di C.S. Lewis nella raccolta “Prima che faccia notte” edita, in Italia, da BUR nel 2006.

T.B.

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